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PALAZZO DE RINALIDS

Fu costruito nel sec. XVIII su progetto di un architetto napoletano il cui portale, di notevoli dimensioni, è opera di maestranze anch’esse napoletane che si sono ispirate a modelli di stile “bugnato” già preesistenti nella capitale del Regno. L’opera è armoniosa ed elegante nel bellissimo architrave che contiene lo stemma di famiglia ed è poggiato sull’arco, la cui chiave di volta è costituita da un fregio anche’esso a stemma senza particolari motivi decorativi. Il portale introduce in un ampio cortile pavimentato a grandi lastroni di pietra. Casa De Rinaldis sovrasta la distesa piana che gira intorno, chiamata “jardino” (in tempi assai grami ha sfamato diversi paesani). Tra le famiglie più distinte dell’epoca troviamo sicuramente: Tedeschi, Cantisani, Bonifacio, D’Alessandro, Fasanelli, Forte, Libonati, Iorio, Penzo, Aceti, Cataldi, Galizia, Chiavelli, Rosito, Tancredi, Paonessa. Una nota a parte merita la famiglia del Cav. Bonaventura De Rinaldi (De Rinaldis) per antichità e per gentili modi di vivere; egli venne nominato Consigliere d’Intendenza il 15 ottbre 1833. nell’agosto 1843 si ritirò in famiglia “sotto aspetto di malattia”,né più volle ritornare al suo posto, sebbene S.M. non avesse creduto accordargli il richiesto ritiro. Dopo due anni e mezzo, però, venne dichiarato volontariamente dimesso. Il 16 ottobre 1849 fu richiamato a servire con la nomina di Sotto Intendente in Palmi, ed il Ministro Segretario di Stato dell’Interno gli partecipò la novella destinazione con la lettera ufficiale del 27 ottobre di detto anno, terzo carico, secondo ripartimento, n. 979 concepita in termini onorifici. Con “real decreto”del 22 luglio 1851 fu destinato di nuovo, a sua richiesta, nel Consiglio d’Intendenza di Basilicata. Il De Rinaldi fu insignito anche dall’Ordine di Francesco I come Cav. Benemerito dello Stato. Possiamo, inoltre, citare il Diploma Onoreficentissimo di Carlo V Imperatore, datato da Ratisbona lì 19 luglio 1541(periodo in cui presumibilmente i de Rinaldis giunsero dalla Spagna nelle nostre terre) e del suo Impero anno vigesimo secondo, a prò de’ patrizi fratelli Niccolò, Francesco e Ludovico De Rinaldis; dei quali si memorano i servizi resi da costui nel 1528 durante l’assedio di Napoli, e dell’altro (Francesco) nelle spedizioni marittime sotto il Doria e in quelle contro i “Turcheschi”. Carlo V con il predetto diploma li dichiarò entrambi “Marchesi” e li annoverò nel posto dei suoi “commensali e familiari”. Un antenato di questa illustre famiglia, a nome Gerardo De Rinaldis, esercitò la carica di Governatore nella città di Reggio. Fonti scritte : “Rotonda Nerulum”,Umberto D’Aquino, Enzo Fittipaldi, Saverio
Lauria,Ed.salentina,Galatina,Lecce,1976
Rotonda – Itinerari della pietra dell’Ecomuseo del Pollino,Enzo Fittipaldi
Fonti orali: Tommaso Paonessa